Progetti

La fondazione ASHA si occupa di realizzare diversi progetti in diverse regioni dell'India. Tra questi progetti vi sono lo shelter Don Bosco a Wadala, il Centro terapeutico a Khandala, l'Home Maria Sadan a Nirmal, il Maria Ashiana a Lonavla, il Centro di riabilitazione e di educazione a Karjat e lo shelter Don Bosco a Nashik. Per ognuno di essi vi è una descrizione dettagliata qui di seguito.

Shelter Don Bosco Wadala e Centro terapeutico Khandala

La realizzazione di questi due progetti segnava l’inizio della nostra collaborazione con Padre Barnabé D’Souza allora responsabile dell’organizzazione Shelter Don Bosco. Si trattava di un centro d’accoglienza per ragazzi di strada dei padri salesiani a Wadala (quartiere di Mumbai). Padre Barnabé creò un programma di riabilitazione in cinque fasi ponendosi come obiettivo il reinserimento dei ragazzi nella vita sociale. La nostra Fondazione condivise con grande entusiasmo questo progetto e si impegnò negli anni a realizzare le strutture necessarie per concretizzare il complesso percorso di riabilitazione.

Le fasi del percorso di riabilitazione:

Prima fase:

gli operatori sociali cercano un contatto con i bambini di strada, li ospitano al Shelter Don Bosco di Wadala, Mumbai, dove li sensibilizzano sulle conseguenze che ha il consumo della droga e dell’alcol. I ragazzi che accettano di seguire il programma di riabilitazione vengono ospitati nel centro di riabilitazione di Khandala, ristrutturato per lo scopo dalla nostra Fondazione.

Seconda fase:

un ospedale convenzionato vicino al centro di Khandala si prende cura inizialmente dei ragazzi e organizza il programma mirato di disintossicazione dalla droga e alcol.

Terza fase:

i ragazzi vengono in seguito trasferiti al centro terapeutico di Lonavla dove rimangono alcuni mesi ed imparano a vivere nella comunità (ricevendo anche nozioni scolastiche e linguistiche).

Quarta fase:

i ragazzi che decidono di apprendere un mestiere vengono ospitati a Karjat dove viene loro data la possibilità di seguire, nell’arco di almeno sei mesi, una formazione di base nell’ambito di attività pratiche più consone alle loro attitudini.

Quinta fase:

si aiutano i ragazzi all’inserimento nella società (ricerca di impiego e alloggio) alfine di renderli completamente indipendenti.

Home Maria Sadan, Nirmal

Si tratta di un orfanatrofio per sole bambine gestito da suore dell’ordine “Helpers of Mary”. Questa congregazione venne fondata nel 1942 da una missionaria germanica di nome Anna Huperta. Oggi contano oltre 43 centri in 8 differenti stati dell’india con 15 case per ragazze. Si prendono cura di ragazze e ragazzi provenienti dalle aree povere ed offrono la possibilità di istruzione con metodi semplici e congeniali al loro modo di vivere. Nel settembre 1998 la nostra Fondazione ha deciso di sostenere la realizzazione di questo progetto che rispondeva pienamente ai nostri obbiettivi. Si trattava di riattare uno stabile di proprietà della congregazione che allora era in uno stato di assoluto degrado e le condizioni igieniche che dovevano sopportare le piccole ospiti erano pietose e ovviamente fonte di gravi problemi di salute. La nuova struttura venne consegnata verso la fine di dicembre 1999 con grande soddisfazione di tutti. Oggi il centro ospita mediamente 50 ragazze in un contesto ideale. La nostra Fondazione sostiene tuttora l’attività del centro con l’aiuto di numerosi sostenitori.

Maria Ashiana, Lonavla

Per costruire la casa Maria Ashiana, dove prima c’era solo una collina brulla, ci sono voluti tre anni. I nostri collaboratori seguivano i lavori in loco a scadenze regolari. I Salesiani hanno anche in quest’occasione dimostrato grande professionalità nella gestione di questo importante progetto. Ingegneri, architetti ed artigiani rigorosamente del posto ci hanno consegnato un centro moderno e funzionale. Il nostro sostegno va ovviamente ben oltre la costruzione di uno stabile: il centro è una vera e propria isola felice. Lontano dalla strada e dalla città i bambini, precedentemente curati nell’ambito del programma di riabilitazione, trovano finalmente la serenità. Nel centro terapeutico ricevono assistenza e mezzi affinché siano in grado di crearsi un futuro. Un ambiente sano in cui crescere, dove si apprende un’educazione alimentare, igienica, sanitaria e sociale, nonché una formazione. Elementi indispensabili questi per uscire dalla miseria. Nel febbraio 2005 una delegazione della nostra Fondazione partecipò all’inaugurazione del centro. I ragazzi organizzarono una giornata indimenticabile, orgogliosi di occupare la loro nuova sede.

Centro di riabilitazione e di educazione Karjat

I Salesiani hanno messo a disposizione una vasta proprietà sita in una zona collinare discosta dai centri urbani. Un luogo ideale per completare il percorso di riabilitazione dei ragazzi. L’importante progetto è stato realizzato come previsto e nei termini stabiliti. I ragazzi hanno occupato la loro nuova sede con entusiasmo ed un gruppo di specialisti garantisce lo svolgimento di tutte le attività. Il centro è diretto con maestria da Padre Xavier. Una delegazione della nostra Fondazione ha partecipato nel gennaio 2010 all’inaugurazione dell’Istituto. Scuola, dormitori per ragazzi, spazi comuni, laboratori, strutture per la tenuta di animali domestici, campi sperimentali per la coltivazione di ortaggi ed un’attrezzata grande officina per l’esercizio di svariati mestieri sono stati realizzati con criteri moderni e funzionali. I ragazzi possono così prepararsi ad occupare un ruolo dignitoso nella società.

Shelter Don Bosco Nashik

Il centro si trova in un vecchio stabile della congregazione Don Bosco e ospita attualmente una trentina di ragazzi di strada dell’età tra 8 e 18 anni. La nostra Fondazione sostiene la ristrutturazione graduale dello stabile e le spese di gestione e più precisamente:

  • Copre le necessità di base (vitto e alloggio, vestiti, cura sanitaria)
  • Si occupa dell’ iscrizione dei ragazzi nelle scuole nelle vicinanze in base alla loro età e al loro livello scolastico
  • Organizza sedute di formazione sui valori e sul loro sviluppo personale
  • Sviluppa le attività extrascolastiche: sport, arte, musica, danza, teatro e yoga
  • Offre consulenza per lo sviluppo personale, per l’educazione superiore e per trovare un impiego di lavoro
  • Costituisce un comitato dei ragazzi che rappresenta i loro interessi e allena il processo di presa di decisione all’interno dell’organizzazione
  • Rintraccia e rimpatria i bambini che sono stati separati dalle loro famiglie coinvolgendo tutti gli interessati e consigliando bambini e genitori
  • Organizza riunioni e workshops con i genitori, parenti e altri interessati così da rinforzare la riunificazione della famiglia
  • Partecipa a manifestazioni locali per sensibilizzare la società sulla problematica dei bambini abbandonati

Donazione capre, Dongergaon

Negli scorsi giorni sono state consegnate le capre alle donne del villaggio di Dongergaon un piccolo borgo situato a 15 km dalla città di Mandvi (a circa 700 km a est di Mumbai).

La popolazione di circa 350 persone, 25 famiglie, vivono al di sotto della soglia di povertà. Dispongono di luce, acqua proveniente da un pozzo di cinghiali ma nessun mezzo di trasporto in quanto le strade non sono adeguate.

Gli uomini emigrano nelle città come Mumbai, Pune e Hydrabad come braccianti. Le donne rimangono in paese ad accudire i bambini nelle loro case (kacha) di lamiere.

Le capre donate dalla Fondazione Asha e patrocinate dai nostri sostenitori garantiranno alle famiglie una piccola fonte di reddito.

Siamo felici ed orgogliosi di aver portato, anche questa volta, un po' di speranza in India ! GRAZIE di ♥ a chi ci ha sostenuto e creduto nel nostro nuovo progetto a Dongergaon